La scienza ha impiegato circa mezzo millennio per scoprire la più poetica delle verità: il tempo non esiste. Possiamo vivere ciascun singolo istante come se fosse eterno. Inconsapevoli dei confini della dimensione spazio-temporale che ci avvolge, viviamo storditi da un incessante e vacuo inseguimento delle illusioni.
C’è però una condizione alternativa, una forma d’innalzamento statico dal dominio di un tempo ingannevole. E forse è proprio ciò che resta della poesia, intesa come capacità di fermarsi, assaporare il sensibile tepore dell’ascolto reciproco, spingersi nella ricerca di una parola libera dalla schiavitù del significato.
Raffaele Zupo, nato a Cosenza (ovviamente) 2 febbraio 1968. Perito elettronico. Passioni: Clacio – Roma – Cosenza (na vota!) Lettura – poesie. Grafica. Fumetti – musica i eh uuuu. Ultrà (na vota!) Buddista (latitante). ‘na vita movimentata. Vivo a Cs. Separato.
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Pagine 60
Anno: 2016
Collana: Echoes
Prezzo 7,00