Il Mediattivismo, movimento nato sulla scia delle grandi mobilitazioni giovanili degli anni Novanta, è figlio di quelle espressioni di dissenso collettive, che trovano nei nuovi media la loro valvola di sfogo. Si è entrati in contatto con un nuovo linguaggio capace di
creare un arcipelago di frequentazioni, forum, pride, epressione/condivisione di nuove forme artistiche che vanno dal video alla rete, passando per varie «azioni».
Le condizioni della comunicazione artistica, in questi anni, stanno cambiando
e stanno assumendo varie e multiformi sembianze: tale cambiamento
accompagna l’evoluzione naturale del fare arte, del creare per contaminazioni, rendendo l’opera d’arte un mezzo politico. Tutto ciò passa per diversi media, dalle reti telematiche alle televisioni di strada fino alle radio. Si potrebbe quasi parlare di una «guerriglia» dei media non istituzionali, di una rivalsa dell’underground contro la cultura alta.
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Pagine 96
Anno: 2018
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