Questa che viviamo è l’Era della Grande Cancellazione. Noi che ne parliamo siamo forse voci che vengono dal passato, uomini stanchi colti da visioni improvvise, a volte suscitate da un odore, uno sguardo, una casa diroccata, una spiaggia invernale. Questa Era non appartiene alle transizioni geologiche, ma a quella antropologica e in senso di retrocessione. Noi siamo testimoni di una grande sepoltura: la cultura umanistica, sostituita da quella tecnocratica. Tutto ciò che è memoria è un ingombrante detrito che deve essere incenerito perché il sentimento del tempo e la nostalgia che ne deriva sono inutili, improduttivi, distraenti.
Pagine 144
Anno: 2022
Prezzo 12,00