“Oltre ogni apparenza” di Grazia Ciappetta

Una delle tante sere, mentre stanco torno a casa, il cellulare squilla: è il mio amico Lucio che mi propone una vacanza assieme. Accetto con piacere, anche perché è l’unico modo per spendere un po’ dei miei soldi.
Destinazione Repubblica Dominicana. Arrivati a Boca Chica, mi appare uno scenario molto diverso da quello che avevo immaginato.
Mi trovo di fronte alla povertà assoluta. Provo a staccarmi un po’ da queste tristi emozioni cercando un divertimento fatto di piaceri, alla ricerca di una felicità effimera, di illusioni artificiali.

Nel testo, che affronta tematiche di una profondità disarmante, ruolo principe è affidato alla solidarietà, che sarà una costante di tutta la narrazione. Una sorta di lungo filo conduttore che indurrà una metamorfosi silenziosa e completa del protagonista, che evolverà da uomo vuoto, in grado di comprare con il denaro tutti i più dissoluti piaceri della vita, ma incapace di trovare la propria felicità, a nuovo uomo, assolutamente diverso, aperto alla condivisione di sensazioni, di spazi e materialità, pronto a qualsiasi tipo di sacrificio per amore della sua famiglia appena formata.