Roberto Mirabelli – Lotte elettorali e pensiero politico

Roberto Mirabelli – Lotte elettorali e pensiero politico
8 Ottobre 2017

Il pensiero e l’azione di ROBERTO MIRABELLI (Amantea 1854 – Napoli 1930) sono poco conosciuti; la storiografia non gli rende onore e ragione. Fervente mazziniano ed illustre Deputato repubblicano, protagonista delle grandi battaglie politiche, parlamentari e culturali degli ultimi decenni dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento, fu definito da Giovanni Giolitti, nel 1902, come “la migliore intelligenza della Sinistra radicale presente in Parlamento”. Interpretando in forma dinamica il pensiero del Mazzini, egli ha dato contributi determinanti alla fondazione teorica ed organizzativa del Partito Repubblicano meritando di essere collocato accanto a Giovanni Bovio, Matteo Renato Imbriani, Napoleone Colajanni, Giuseppe Gaudenzi, Luigi De Andreis, Ubaldo Comandini e pochi altri. L’alto valore intellettuale, morale e politico di questo grande figlio di Calabria è dimostrato dalla sua lunga e qualificata attività di deputato e di teorico del repubblicanesimo post-unitario, dalle sue battaglie politiche e culturali, dai suoi numerosi scritti di scienza politica, di storia, di filosofia, di economia, nonché dall’affetto caloroso – quasi un’adorazione – che gli tributarono operai e contadini della “rossa Romagna” dei primi anni del Novecento dove fu eletto deputato ininterrottamente tra il 1901 ed il 1913, dopo essere stato eletto altre due volte in Calabria, nel 1890 e nel 1897, nei collegi di Cosenza I e di Paola. Pensò e praticò la politica come servizio a favore delle classi subalterne per la conquista dei diritti negati e per eliminare le condizioni di vita servili cui erano sottoposti contadini ed operai ancora nel primo Novecento; memorabili anche le sue battaglie per la conquista del suffragio universale e per il diritto di voto alle donne.

La giostra

La giostra
8 Ottobre 2017

Sono al Rox Bar, fuori, seduto a un tavolino; nella mano sinistra stringo una camel, quelle che non finiscono mai, scrivo del lento fluire del tempo che mi sfiora, sento come se il mio si fosse fermato. E tu che leggi lo sai cosa significano per me queste strafottutissime camel? Solo la materializzazione di un piacere qualunque, ecco cosa significano. Perché non mi basta sapere che ci siano le illusioni, l’Universo, i numeri, le stelle a non finire mai, voglio che queste sigarette non finiscano mai, che gli amici non finiscano mai, che le emozioni abbiano sempre il sopravvento sul grigiore della vita… never end.

I nuovi volti del mediterraneo

I nuovi volti del mediterraneo
8 Ottobre 2017

Questo libro, frutto di un’esperienza sul campo, rappresenta una testimonianza
diretta importante. Impreziosito da uno sguardo ampio
su tutto il Mediterraneo, ha il grande merito di offrire un contributo
fondamentale nella lettura della questione kurda. Ma soprattutto è capace
di raccontare la fierezza di un popolo, perché l’autrice l’ha conosciuta
in prima persona attraverso gli occhi degli uomini e delle
donne che hanno combattuto a Kobânê, dei bambini e delle madri
che vivono nei campi profughi, di coloro che hanno perso la vita nell’attentato
di Suruç o dei tanti che ancora oggi continuano a resistere
a Cizre, Dyarbakir e Silopi.

L’allenamento specifico dei calciatori

L’allenamento specifico dei calciatori
8 Ottobre 2017

Michele ha avuto il merito di capire con qualche anno di anticipo che l’allenamento del calciatore doveva intraprendere una strada diversa da quella
che molti preparatori atletici ancora oggi continuano a seguire; non più
estenuanti lavori sui 1000 metri o con i pesi in palestra, ma esercitazioni che
ricalchino il modello partita con movimenti ed azioni realmente effettuati
durante il gioco.
Tutto questo è spiegato chiaramente nelle pagine di questo volume, scritto
con competenza, conoscenze e con una passione che solo chi è innamorato
del proprio lavoro può possedere.

Santa Maria del buon viaggio

Santa Maria del buon viaggio
7 Ottobre 2017

Leggere, leggere e poi, ad un certo punto, leggersi.
Si dice sia questa la magia della poesia:
ritrovarsi.
Nell’addentrarsi in un mondo di lune opache,
di campi elisi, di silenzi, ci si ritrova. Che tenebroso
ossimoro incamminarsi per un percorso
di smarrimento ed, invece, ritrovare se stessi!

Etica, città, estetica a partire da Gerusalemme

Etica, città, estetica a partire da Gerusalemme
7 Ottobre 2017

Partire dalla città come campo d’indagine vuol dire isolare una storia singolare, svelare le dinamiche sottostanti l’istituzione della comunità politica, esaminare le strutture economiche, le relazioni codificate tra gruppi sociali e sfera pubblica, e osservare come questi processi diano forma al territorio e al paesaggio urbano contemporaneo.

La città rappresenta storicamente il luogo privilegiato dell’aggregazione umana. Il momento storico che stiamo attraversando testimonia di un periodo di crisi economica e sociale senza precedenti. La crisi dei debiti generata dal turbo-capitalismo finanziario mette a nudo l’impatto negativo della concentrazione del potere economico-finanziario da una parte e, dall’altra, accentua le sfide poste dalla mobilità umana, elemento fisiologico dell’evoluzione umana e dei territori.

I contributi di questo volume compongono un esagono di discipline (arti visive, linguistica, storia, sociologia, antropologia, studi politici) attraverso cui è possibile osservare una città, Gerusalemme, non solo come città specifica ma anche come città fra le città. Nel volume si avanzano inoltre alcune considerazioni di ordine più generale: se la città è una struttura spaziale generativa, la cui configurazione è data dalla fitta rete di interazioni che la costituiscono e la caratterizzano, allora indagare lo spazio pubblico in relazione a una specifica comunità cittadina permette di osservare – anche in termini di creazione di forme e significati – le istituzioni e le produzioni concrete che si dispiegano nello spazio urbano. La conoscenza di esperienze storiche prossime ed esemplari offerte in contrappunto in queste pagine può contribuire, forse, a serbare una cultura, una memoria di saperi accumulati e a renderli vivi come fonte di ispirazione futura.

Fuga dall’assassino dei sogni

Fuga dall’assassino dei sogni
7 Ottobre 2017

Paolo è un ex poliziotto. Mirko è un detenuto, da molti anni in carcere. I due
si conobbero durante una retata, quando Mirko inaspettatamente salvò
la vita di Paolo, ancora poliziotto, circostanza, questa, che favorirà la nascita
di una singolare amicizia.
In seguito Paolo tenterà di aiutare Mirko ad evadere dal carcere e da qui
inizierà un percorso che porterà all’emersione di una pagine cupa della
storia italiana, la stagione delle carceri speciali, nei primi anni ’90, nelle isole di
Pianosa e dell’Asinara. Su questo sfondo, si intravede, nelle intime
fibre del libro, un’altra storia. Pianosa e l’Asinara diventano metafora di
violenze e menzogne più ampie e più profonde, mentre Mirko e Paolo giocano
la loro partita in una battaglia interiore che diventa tensione morale
verso la verità e la libertà.

Le avventure di Taurina

Le avventure di Taurina
7 Ottobre 2017

Una riproposizione delle favole classiche, l’umanizzazione degli
animali, l’espediente per raccontare la realtà dando una forma alternativa,
quanto di meglio si sposa con lo spirito del raccontare
una favola.
È la morale a rincalzare il ruolo centrale del racconto, l’uso di animali
parlanti affonda le sue radici aspirative nella tradizione classica,
chiara è l’influenza di alcuni autori come Esopo, Fedro.
Favole filosofiche per l’appunto, perché retaggio degli studi dell’autrice,
la filosofia abbinata al racconto di favole si traduce come
un invito al dialogo, è proprio attraverso il racconto di “favole filosofiche”
che si riesce sempre a esemplificare concetti, principi
e valori che devono caratterizzare la vita di un individuo, e che
non sempre sono di facile comprensione.

Peperoncino rosso sangue

Peperoncino rosso sangue
7 Ottobre 2017

Due improvvisati investigatori inseguono le orme di un assassino lungo
cento anni di storia, a Diamante capitale del Peperoncino nella più grande
kermesse piccante del mondo. Si avvalgono dei suggerimenti di anonimi pizzini,
dei consigli di uno scontroso professore, memoria storica della città,
di una zitella archivista e golosa e, soprattutto del loro acume e della loro innata
propensione a districarsi in storie complicate. Durante i cinque giorni del
Peperoncino Festival muoiono, uno dopo l’altro, un vecchio professore di botanica,
un’attrice sosia di Marylin Monroe, uno studioso della Dieta
Mediterranea, un attore fallito e alcolizzato e il presidente dell’Accademia
del Peperoncino. Storia, realtà e fantasia si intrecciano in un racconto che
lascia senza fiato come il morso piccante di un habanero.

The cult of Fluxus

The cult of Fluxus
7 Ottobre 2017

The Cult of Fluxus non è un puzzle, non è un corpo, non è un testo del tutto poetico o del tutto in prosa. È un territorio narrativo che ti permette di orientarti da te. Farti bussola. E non c’è alcun nord codificato che non sia quello del tuo corpo, della tua testa, delle tue cellule, del tuo respiro. Il suo ritmo si confonde con il tuo. I 20 flussi nelle tue mani possono moltiplicarsi, oppure diventare solo uno.

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